Il primo approccio è abbastanza convenzionale, in fondo si tratta di ripetere i gesti abituali di quando si sale su una nuova moto da enduro: valuti la distanza della sella da terra, distendi le braccia sul manubrio, verifichi che la posizione di guida sia quella che ti saresti aspettato e giri la chiave a lato del cruscotto digitale. A questo punto però ti accorgi che alcune tue certezze cominciano a vacillare: inutile cercare la pedivella della messa in moto o il pulsante d’avviamento perché, semplicemente, non ci sono. In realtà la moto è già accesa ma non la senti… silenzio assoluto. Solo la luce azzurra del quadro strumenti e uno strano indicatore a led su quello che sembrerebbe il tappo del serbatoio ti suggeriscono che il “mezzo” sta funzionando. Allora provi a ruotare la manopola del gas e, come per magia, quella moto da enduro con le ruote un po’ più piccole del normale scatta svelta in avanti accompagnata da un leggero sibilo che probabilmente con un casco chiuso è difficile percepire.
Prove Su Strada
La Yamaha YZ450F è la moto da cross più desiderata del momento anche per merito del nostro Antonio Cairoli che con la casa dei tre diapason ha vinto due mondiali MX2 e dopo l’ultimo GP in Turchia è in testa al Campionato Mondiale MX1. Apprezzata dai piloti sia nel cross che nell’enduro la YZF si fa notare per alcuni particolari degni di nota come il raffinato telaio DeltaBox e il sofisticato motore bialbero a 5 valvole in titanio.
Grazie alla MagicForFun abbiamo avuto l’opportunità di provare il modello di serie al Torino Motorfest 2009. Per l’occasione Lorenzo Cargiolli ha rinunciato al classico ruolo di fotografo per vestire i panni del test driver. Un sincero ringraziamento va al noto blogger savonese Marco Molinari autore delle foto e del video che compaiono in questo post.
Domenica 5 aprile ci siamo presentati puntualissimi all’apertura dei cancelli del Torino Motorfest. Questa volta il nostro equipaggiamento non prevedeva solo reflex e videocamere: negli ingombranti borsoni avevamo riposto stivali, guanti, caschi e tutto l’occorrente per affrontare i test drive sul percorso fuoristrada allestito all’esterno dell’Oval Lingotto: un breve fettucciato con ostacoli artificiali, tratti su terra alternati a fondo sabbioso e anche (curiosamente) alcuni metri su asfalto.
Husqvarna ha gentilmente messo a disposizione del Team Ruscibar due tra le più interessanti enduro quattro tempi della propria gamma: la TE250 e la TE310. Le due moto, assolutamente simili negli ingombri e nella grafica, hanno un’impostazione di guida facile che mette subito a proprio agio (forse un pelo alta di sella per chi, come il sottoscritto, supera appena il metro e settanta). Nel primo turno di prova ho guidato la 250 mentre Lorenzo è toccata la 310. La piccola mi è piaciuta dalla prima curva: sul percorso stretto, tipo fettucciato, consente di aprire tutto il gas senza preoccuparsi delle reazioni, l’ideale quindi per dare soddisfazioni anche al non professionista che potrebbe trovarsi a disagio con cubature più importanti.
Alcuni di voi ricorderanno un mio vecchio post sullo Switchblade, uno dei primi kit da neve per le moto da enduro e cross. Oggi a distanza di quasi tre anni e mezzo posso riportare le impressioni di guida di un lettore del ruscibar che ha avuto modo di provare su un KTM 450 e un KTM 520 il kit della ExplorerMoto, una società canadese specializzata in questo genere di trasformazioni.
- Foto di ©Lorenzo Cargiolli
Lo scorso weekend anche in Liguria è arrivato il grande freddo: ne ho così approfittato per mettere alla prova la tenuta del mio nuovo completo invernale da mototurismo acquistato un paio di mesi fa in occasione del viaggio in Corsica. Il risultato del test è stato molto soddisfacente nonostante le temperature piuttosto basse (3° sul Colle di Caprauna) che io e la mia Transalp abbiamo affrontato durante il breve giro pomeridiano sulle Alpi Liguri. Solo i miei vecchi guanti, ahimé, non erano all’altezza del resto dell’abbigliamento.
Il completo si compone dei classici tre pezzi: giacca lunga, pantaloni e stivali. Il colore dominante è il nero, solo la giacca presenta alcuni inserti rossi che danno un tocco di sportività.
La telecamera Oregon Scientific ATC2K ha suscitato molto interesse tra gli appasionati di sport outdoor in questi ultimi mesi. Dopo averla presentata in un precedente post, ho deciso di acquistarla incuriosito dalla possibilità di effettuare riprese in soggettiva dalla moto.
La ATC2K non è dotata di stabilizzatore di immagine, per questo motivo ho scartato subito l’ipotesi di installarla direttamente sulla moto dove avrebbe sofferto troppo le vibrazioni e le sollecitazioni. L’unica alternativa possibile è l’installazione sul casco che però comporta alcune difficoltà. Io ho optato per il posizionamento sopra il casco perché più sicuro per la telecamera in caso di caduta rispetto all’installazione sul lato. Questa scelta però rende più complessa la regolazione dell’angolo di tilt. Dopo innumerevoli tentativi sono riuscito a mettere a punto un supporto artigianale che assicura alla telecamera l’inclinazione corretta. A questo punto ho potuto effettuare il vero e proprio test-drive il cui risultato è il video che apre il post. Nelle foto sotto vi riassumo i passi principali per una corretta installazione:
Con piacere pubblico la prova su strada della Honda Transalp 700 che mi ha inviato Michele di Colorno (PR), un affezionato lettore del ruscibar:
Ciao a tutti!
Finalmente ho ritirato la Transalp 700 e dopo 6 anni e 65000 km con la 650 posso darvi qualche dritta sulla nuova TA700. Come prima cosa parto dall’estetica secondo me molto più bella rispetto alle precedenti, ma questo è soggettivo.Oggi ho fatto un giretto classico di circa 150km comprensivo di pianura e montagna, insomma un misto. Appena sali in sella la prima impressione è il cruscotto molto più piccolo e infatti meno protettivo rispetto alla 650, ma risolvibile con un cupolino più alto.
La pausa pranzo di venerdì è stata decisamente diversa dal solito: grazie alla disponibilità del Fiat FreestyleTeam, che in questi giorni campeggia al Campus di Savona, ho avuto l’opportunità di provare su strada la Fiat Panda 100 HP, la versione stradale dei modelli da rally fotografati pochi giorni fa alla Ronde di Albenga.
Un breve giro sulle alture di Savona è stato sufficiente per apprezzare lo spirito della piccola sportiva torinese nonostate le precarie condizioni di aderenza dovute alla pioggia battente.
La posizione di guida non si discosta molto da quella delle Panda normali. La seduta è un po’ alta, ma il volante sportivo, la leva del cambio in posizione rialzata e la strumentazione completa e leggibile garantiscono una discreta ergonomia. Non ci resta che avviare il 4 cilindri di 1.4 litri e partire…
- La prima volta che l’ho vista dal vivo sono stato letteralmente rapito da questa strana creatura: per un paio di minuti sono rimasto in contemplazione un po’ sconcertato ma anche tanto affascinato. La linea è decisamente di rottura: l’originale(!) gruppo faro-parafango anteriore, il telaio a traliccio ripreso dai modelli bicilindrici, le linee ancora più tese di quanto la KTM ci avesse abituato in questi ultimi anni. Spero solo che il nuovo motore sia un po’ più consistente rispetto al vecchio 640 (che avevo avuto il piacere di provare qualche mese fa).
- A distanza di poche settimane è ancora BMW protagonista sulle pagine del ruscibar: Roberto Ungaro prova la Megamoto, versione supermotard della spettacolare HP2. Se siete alla ricerca di un mezzo tecnico, ma soprattutto esclusivo, per affrontare le imminenti vacanze estive, allora questa è la moto che fa per voi. A soli 18.500€.