Il mese di maggio è particolarmente indicato per il turismo in moto: giornate lunghe e temperature miti rappresentano una condizione ideale per chi vuole percorrere molti chilometri senza affaticarsi. Come già era accaduto lo scorso anno, Fabio e Daniele hanno condiviso con il sottoscritto questa tradizionale uscita primaverile. La destinazione scelta per il weekend del 9-10 maggio è stata la vicina Val di Taro, un piccolo gioiello paesaggistico ed enogastronomico facilmente raggiungibile da Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia e Toscana.La Val di Taro (o più brevemente Valtaro) si trova in provincia di
Parma e può essere raggiunta dalla Liguria risalendo uno tra i diversi passi appenninici raggiungibili dalla Riviera di Levante. Per il viaggio di andata abbiamo scelto la via più breve che da Sestri Levante consente di raggiungere il Passo Centro Croci (1050m) in poco più di un’ora. Da lì si discende lungo la valle passando per Albareto, terra del fungo porcino, e arrivando quindi a Borgo Val di Taro (detta anche Borgotaro). Questa località per la sua posizione strategica è stata il nostro campo base durante i due giorni del weekend. L’aspetto non trascurabile è che partendo da Genova in mattinata si può arrivare in Valtaro proprio per l’ora di pranzo e godere da subito delle prelibatezze locali.
L’escursione del sabato pomeriggio ha avuto come meta la cittadella di Bardi, famosa per il castello di origine medievale. Per i motociclisti c’è l’opportunità di percorrere l’anello con rientro a Borgotaro affrontando all’andata il Passo S.Donna e al ritorno il Passo Colla, entrambi a circa mille metri di altitudine. Il percorso è piacevolissimo, ricco di saliscendi e di curve tutte da guidare.
Dopo un’intera giornata trascorsa in moto è giusto dedicare la serata al relax. Ottima quindi la sistemazione presso l’agriturismo Vadonnino: Alvaro e Barbara ci hanno accolto con grande ospitalità e ci hanno messo a disposizione uno chalet con accesso indipendente e parcheggio privato per le moto. La giornata si è conclusa nel migliore dei modi con la cena presso il vicino agriturismo La vigna di San Pietro dove Silvano e sua moglie ci hanno fatto gustare diverse specialità locali a base di carne di suino nero, una razza pregiatissima tipica della Valtaro.
L’escursione del giorno seguente ci ha portato fino sulla Cisa, una destinazione molto cara ai motociclisti della zona come abbiamo potuto constatare noi stessi dalla sorprendete quantità di moto in sosta presso il passo. Prima di giungere a destinazione ci siamo concessi una breve deviazione per visitare l’antico borgo di Chiorca risalente all’anno mille. Per il pranzo della domenica abbiamo optato per una soluzione fai da te ovvero una grigliata di carne cotta alla brace sul barbecue all’esterno del nostro chalet.
Il rientro è stato, almeno per quanto mi riguarda, abbastanza faticoso complice forse il percorso più lungo rispetto all’andata e il traffico della domenica sera in Liguria. Nonostante ciò si è trattato di un trasferimento molto interessante soprattutto per la salita al Passo Tomarlo che con i suoi 1428m ha rappresentato il nostro Gran Premio della Montagna. Da lì siamo ridiscesi lungo il caratteristico paesaggio della Val d’Aveto fino a giungere in riviera all’altezza di Chiavari.
Per chiunque volesse approfondire la conoscenza della Val di Taro consiglio la lettura delle guide realizzate dalla Provincia di Parma espressamente per i mototuristi.
Da Genova a Borgotaro 98Km (Passo Cento Croci)
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Anello di Bardi 67Km (Passo S.Donna – Passo Colla)
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Da Borgotaro a Genova 125km (Passo del Tomarlo)