Un blog può essere strumento di comunicazione non solo per il singolo individuo ma anche per una intera comunità.
Un esempio faceto è ic515.blogspot.com, una nanocommunity di una mezza dozzina di pendolari liguri che si ritrovano quotidianamente nello scompartimento di un treno intercity. In questo caso il blog diventa opportunità di estendere oltre la durata del viaggio i più disparati temi di conversazione.
Un esempio serio è invece SanpaBlog, uno urban blog per il quartiere San Paolo di Torino. Ho avuto modo di conoscere questo progetto al Top-IX grazie alla presentazione di Andrea Toso di SmartLab. In questo caso il blog diventa strumento a disposizione dei cittadini per condividere problemi ed esperienze. Anche l’aspetto tecnologico è particolarmente curato: esiste una sezione dedicata ai video ed una alle mappe interattive. E’ interessante notare come gli urban blog siano alimentati dal basso, dai cittadini che sentono il bisogno di uno strumento che permetta loro di confrontarsi sul proprio futuro e, allo stesso tempo, per condividere una memoria storica… il blog diventa simbolo di identità, di appartenenza.
Le amministrazioni pubbliche sono ancora una volta in ritardo nel cogliere queste esigenze che nascono dai cittadini. In assenza di canali di comunicazione top-down e/o bottom-up non possono che innestarsi dinamiche peer-to-peer che, guarda caso, trovano nella rete il mezzo ideale. Con il risultato che si amplifica lo scollamento tra eletti ed elettori.
Federico Minoli, presidente e amministratore delegato di Ducati, comunica settimanalmente con clienti ed appassionati attraverso il suo blog. Non si tratta (solo) di marketing o di CRM: il feedback fornito da chi partecipa al blog è, ad esempio, un utile contributo alla messa a punto di prodotti che devono ancora entrare in produzione, come è avvenuto a metà settembre per la Hypermotard. Perché lo stesso modello di comunicazione non può essere adottato dall’amministrazione di un comune? Se l’AD di un’azienda che vende moto in tutto il mondo si confronta con i propri clienti sul definire le caratteristiche del prossimo modello, perché un sindaco non può fare lo stesso con i propri cittadini per conoscere il loro punto di vista su, ad esempio, il funzionamento della scuola, l’efficienza degli uffici comunali e la realizzazione di nuove opere pubbliche?
Dal prossimo post si tornerà a parlare di enduro… ve lo prometto!